Associazione Culturale, aderisce alla Rete delle Associazioni di Promozione Sociale del Municipio XIV------------------------ Su facebook:"Associazione Lucchina e ottavia"--- Su twitter: @LucchinaOttavia
lunedì 31 dicembre 2012
giovedì 20 dicembre 2012
Quant'è bbello il calendario del nostro quartiere!
Il piacere di Battista nel raccontarci queste cose lo si capisce dal sorriso e dalla luminosità della sua espressione.
I tavoli del suo bar e della sua pizzeria sono diventati una bella spettacolare "piazza" dove le persone sorseggiano il caffè, gustano l'aperitivo ammirando le belle pagine del calendario e identificandosi con la bellezza, quasi dimenticata, di un quartiere che ha radici antiche e che ha tesori archeologici di immenso valore.
Un calendario speciale, intriso di cultura e di idee, che sta entrando piano piano nelle case di Ottavia, attraverso la farmacia della Lucchina, il corso di Tango di Luigi e Chiara, la palestra di via Magni, la Giocheria di via della Stazione di Ottavia, il parrucchiere Milo, il barbiere Fabrizio, attraverso le scuole e le parrocchie, con la finalità di trasferire a chi lo legge la proposta di un maggiore senso di appartenenza e di una maggiore coesione sociale.
E' un seme che è stato lanciato dall'associazione culturale "Comitato Lucchina e Ottavia", con il prezioso aiuto di attività commerciali e servizi. Un seme che sta germogliando con nostra grande soddisfazione.
Associazione culturale Comitato Lucchina e Ottavia
Aderente alla rete delle Associazioni di Promozione sociale del Municipio XIX
sabato 15 dicembre 2012
A Ottavia tra il Sacro e il Profano...
Riproduciamo l'articolo "A Ottavia tra il Sacro e il Profano..." pubblicato sull'ultimo numero dello storica rivista mensile "Monte Mario" dell'Associazione Amici di Monte Mario.
E' un antico quartiere il nostro, a Nord-Ovest di Roma, compreso tra le due strade principali di via Trionfale e via Casal del marmo. In un quadrante di poche centinaia di metri operano l'antica parrocchia Sant'Ottavio e la più recente dedicata a S. Maddalena di Canossa, oltre a case e istituti privati di Suore Missionarie appartenenti a quattro Ordini diversi: del Sacro Costato; Maestre Pie Filippini, Ancelle dell'Incarnazione,. Anche i Testimoni di Geova hanno il loro luogo di culto qui nella Borgata Ottavia... un quartiere nato nel verde della periferia romana e sviluppatosi grazie alla laboriosità dei primi coloni che hanno dato luogo a costruzioni, rete stradale, fognature, attività commerciali, scuole, servizi ecc..Non poche persone, residenti in quartieri più centrali rispetto a noi, si sono trasferiti a Ottavia/Lucchina, proprio per il verde circostante. E questo è il Sacro... e il Profano? Davvero profano, assolutamente profanante in una società già sofferente invece, è il progetto di cementificazione a danno del nostro quartiere, già mortificato dal traffico e dai servizi non adeguati, in quanto rimasti fedeli più alla struttura degli antichi coloni che allo sviluppo successivo dovuto al sovraffollamento della borgata negli ultimi anni. E' inconcepibile e inaccettabile che la Pubblica Amministrazione abbia rilevato, tanto da concedere licenze edilizie pr 75000 mq che ospiteranno circa altri 2000 abitanti, con rispettive automobili, che siano i nostri unici, ultimi spazi verdi, con sottosuolo di interesse archeologico, il luogo geograficamente ed economicamente idoneo a risolvere il noto patto di compensazione edilizia tra Comune, costruttori e il quartiere di Tor Marancia. Ma ce lo abbiamo un Municipio che lavora per lo sviluppo e la tutela del territorio di cui è responsabile?
E' un antico quartiere il nostro, a Nord-Ovest di Roma, compreso tra le due strade principali di via Trionfale e via Casal del marmo. In un quadrante di poche centinaia di metri operano l'antica parrocchia Sant'Ottavio e la più recente dedicata a S. Maddalena di Canossa, oltre a case e istituti privati di Suore Missionarie appartenenti a quattro Ordini diversi: del Sacro Costato; Maestre Pie Filippini, Ancelle dell'Incarnazione,. Anche i Testimoni di Geova hanno il loro luogo di culto qui nella Borgata Ottavia... un quartiere nato nel verde della periferia romana e sviluppatosi grazie alla laboriosità dei primi coloni che hanno dato luogo a costruzioni, rete stradale, fognature, attività commerciali, scuole, servizi ecc..Non poche persone, residenti in quartieri più centrali rispetto a noi, si sono trasferiti a Ottavia/Lucchina, proprio per il verde circostante. E questo è il Sacro... e il Profano? Davvero profano, assolutamente profanante in una società già sofferente invece, è il progetto di cementificazione a danno del nostro quartiere, già mortificato dal traffico e dai servizi non adeguati, in quanto rimasti fedeli più alla struttura degli antichi coloni che allo sviluppo successivo dovuto al sovraffollamento della borgata negli ultimi anni. E' inconcepibile e inaccettabile che la Pubblica Amministrazione abbia rilevato, tanto da concedere licenze edilizie pr 75000 mq che ospiteranno circa altri 2000 abitanti, con rispettive automobili, che siano i nostri unici, ultimi spazi verdi, con sottosuolo di interesse archeologico, il luogo geograficamente ed economicamente idoneo a risolvere il noto patto di compensazione edilizia tra Comune, costruttori e il quartiere di Tor Marancia. Ma ce lo abbiamo un Municipio che lavora per lo sviluppo e la tutela del territorio di cui è responsabile?
Giovanna D'Annibale
Presidente dell'Ass. cult. Comitato Lucchina e Ottavia
mercoledì 12 dicembre 2012
Anno 2013, Il primo calendario nella storia di Ottavia
Un evento storico per il nostro quartiere, una grande operazione culturale che ha l'ambizione di essere un primo seme innovativo di solidarietà, socialità e cultura che viene piantato nel "terreno" della Lucchina e di Ottavia. Possa questo seme germogliare attivando nuove idee e nuove aggregazioni.
12 mesi tutti da leggere, non solo le lune, non solo i santi e le festività del 2013, ma 12 racconti con immagini che riguardano le origini, i ritrovamenti archeologici ed esperienze pregiate di valenza sociale e culturale che meritano di essere maggiormente conosciute.
Un calendario che si sfoglia come una rivista e si appende alla parete attraverso un foro centrale posto al lembo inferiore.
La "Missione del calendario" è riassunta nell'ultima pagina con queste parole di esortazione:
" Entra nelle case del nostro Quartiere
Parla ai cuori
Risveglia le menti
Rafforza Solidarietà e Cultura
Condivisi esperienze, progressi, memorie
Come alberi radicati nello stesso terreno
dona i frutti del nostro impegno"
Ringraziamo quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto* che ci auguriamo di presentare nelle scuole prima delle Festività.
* Farmacia La Lucchina via della Lucchina 131/A
* Centro Medico Ottavia via della Stazione di Ottavia 122
* Fashion Style parrucchiere via Antonio Panizzi 65
* Voglia di Pizza via della Lucchina 96
* Ass. culturale Passeggiate per Roma www.passeggiateroma.eu
* Asilo Nido Fantasilandia via della Lucchina 2
* Bar Pizzeria Ristorante La Pineta via della Lucchina 49
* Studio Tributario Tacconelli via Casal del Marmo 496 C
* Scuola Calcio via delle Canossiane 10
* Palestra wellnessroma via Francesco Maria Magni 24
* Scuola Tango di Luigi e Chiara mercoledi 21.30 parrocchia Santa Maddalena
* Giocheria di D'Annibale Giovanna via della Stazione di Ottavia 73
Buona giornata a Tutte e Tutti
venerdì 23 novembre 2012
VIVI GIOI, le vie delle donne a Ottavia
Da un lavoro di ricerca in ambito nazionale, e curato sul Municipio XIX dalla prof.ssa Lia Rotundi, estrapoliamo quotidianamente la descrizione dei personaggi femminili alle quali sono state intitolate le strade del nostro quartiere. Tra via della Lucchina e la stazione di Ottavia, si registra la più alta concentrazione di strade femminili: Esperia Sperani, Vivi Gioi, Camilla Ravera, Annie Vivanti, Madam de Stael, Giuseppina Martinuzzi, Maria Rygier, Simonetta Landucci Tosi, Gabrielle Colette, Luisa Spagnoli.
Oggi parliamo di un'attrice : Vivi Gioi. Scrive la Prof. Lia Rotundi: ".. chioma bionda e fluente, attrice di commedie del filone dei telefoni bianchi negli anni 40,esordì nel 1939 con il nome di Vivian Diesca , per la sua relazione con De Sica. Dopo la fine della guerra la sua carriera sembrava avviata ad una svolta di intensa drammaticità , come protagonista del film "Caccia tragica ", del maestro del neorealismo italiano Giuseppe De Santis , per il quale vinse anche un Nastro d'Argento. Ma la sua nuova carriera non decollò mai..."
Ecco uno spezzone di un Film con Vivi Gioi
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giovedì 22 novembre 2012
LUISA SPAGNOLI, Ottavia e le vie delle donne
Da un lavoro di ricerca in ambito nazionale, e curato sul Municipio XIX dalla prof.ssa Lia Rotundi, estrapoliamo quotidianamente la descrizione dei personaggi femminili alle quali sono state intitolate le strade del nostro quartiere. Tra via della Lucchina e la stazione di Ottavia, si registra la più alta concentrazione di strade femminili: Esperia Sperani, Vivi Gioi, Camilla Ravera, Annie Vivanti, Madam de Stael, Giuseppina Martinuzzi, Maria Rygier, Simonetta Landucci Tosi, Gabrielle Colette, Luisa Spagnoli.
Oggi parliamo di Luisa Spagnoli ( 1877-1935), "il caso eccezionale di un’imprenditrice, fondatrice insieme a Francesco Buitoni della fabbrica Perugina e di una catena di fabbrica di abbigliamento- scrive Lia Rotundi- con una particolare sensibilità per le condizioni di vita dei lavoratori : nelle sue fabbriche e nei suoi laboratori di sartoria erano presenti asili nido per i figli delle dipendenti , spazi per la ricreazione e il riposo".
Interessante quanto scritto su Wikipedia:
Luisa non riuscirà a vedere il vero decollo dell'azienda che inizierà circa quattro anni dopo sotto la guida del figlio Mario. Le viene diagnosticato un tumore alla gola. Giovanni Buitoni la trasferisce a Parigi per garantirle le migliori cure e rimane con lei fino alla sua morte nel 1935.
Oggi parliamo di Luisa Spagnoli ( 1877-1935), "il caso eccezionale di un’imprenditrice, fondatrice insieme a Francesco Buitoni della fabbrica Perugina e di una catena di fabbrica di abbigliamento- scrive Lia Rotundi- con una particolare sensibilità per le condizioni di vita dei lavoratori : nelle sue fabbriche e nei suoi laboratori di sartoria erano presenti asili nido per i figli delle dipendenti , spazi per la ricreazione e il riposo".
Interessante quanto scritto su Wikipedia:
Nata da Pasquale Sargentini, pescivendolo, e da Maria Conti, casalinga, poco più che ventunenne sposa Annibale Spagnoli. I due rilevano una drogheria e, subito dopo, cominciano a produrre confetti.
Luisa e la Perugina Nel 1907, insieme a Francesco Buitoni, aprono una piccola azienda con sede nel centro storico di Perugia, la Perugina, con quindici dipendenti. Con lo scoppio del primo conflitto mondiale a mandar avanti la fabbrica rimane solo la signora Spagnoli con i suoi due figli, Mario e Aldo. A guerra finita la Perugina è già una fabbrica con più di cento dipendenti.
Nel 1923 Annibale Spagnoli si ritira dall'azienda per attriti interni. Si data qui l'inizio della storia d’amore tra Luisa e Giovanni Buitoni, di 14 anni più giovane e figlio del socio Francesco. Pochissime le testimonianze e i ricordi delle persone più vicine alla coppia che parlano di un legame profondo ma riservato: i due non andranno mai a vivere insieme. Per Luisa, ormai nel consiglio di amministrazione della Perugina, inizia anche l'impegno per la costruzione di strutture sociali che migliorino la vita dei dipendenti. Fonda l'asilo nido dello stabilimento di Fontivegge (considerato il più avanzato d'Europa nel settore dolciario). Inventa il famoso cioccolatino chiamato "Bacio Perugina".
L'Angora Luisa Spagnoli
Alla fine della prima guerra mondiale, si lancia anche in una nuova impresa: l'allevamento del pollame e dei conigli d'angora. I conigli non vengono uccisi e neanche tosati, ma amorevolmente pettinati per ricavare la lana d'angora per i filati. Nasce nel sobborgo di Santa Lucia l'Angora Spagnoli per le creazioni di scialli, boleri e indumenti alla moda. La segnalazione alla Fiera di Milano come "ottimi prodotti" spingono Luisa a moltiplicare gli sforzi: sono 8.000 gli allevatori che mandano a Perugia per posta il pelo pettinato via da almeno duecentocinquantamila conigli.
Negli anni quaranta, in un periodo in cui molti soffrono la fame e i freddo, gli Spagnoli regalavano ai loro operai per Natale maglie, calze e lana per un valore di 4.000 lire, una fortuna per quei tempi. Lo stabilimento di Santa Lucia aveva una piscina per i dipendenti. Si costruiscono ai dipendenti casette a schiera (tuttora esistenti), si organizzano nursery per i figli, si promuovono balli, partite di calcio, gare, feste.
Luisa non riuscirà a vedere il vero decollo dell'azienda che inizierà circa quattro anni dopo sotto la guida del figlio Mario. Le viene diagnosticato un tumore alla gola. Giovanni Buitoni la trasferisce a Parigi per garantirle le migliori cure e rimane con lei fino alla sua morte nel 1935.
La fase industriale e i negozi Luisa Spagnoli
Dopo la sua morte, con il figlio Mario (1900-1977) nel 1937, l'azienda voluta da Luisa passa da attività artigianale a industriale. A lui si deve l'invenzione, nel 1942 di due oggetti brevettati: un pettine per la raccolta della lana e una pinza per tatuare i conigli d'angora.
Mario costruì, nel 1947, il nuovo stabilimento della "Città dell'angora", attorno a cui nacque una comunità autosufficiente, in cui la parte assistenziale e ricreativa era fase del ciclo produttivo. Fondò inoltre anni sessanta il parco giochi della "Città della Domenica", originariamente chiamato "Spagnolia" e ancor oggi meta di visitatori.
Con il figlio Annibale, detto Lino (1927-1986), imprenditore e presidente del Perugia Calcio, la produzione si diversifica maggiormente e nasce la rete commerciale dei negozi "Luisa Spagnoli", oggi presente in tutto il mondo, sempre con base a Perugia.
Con il figlio Annibale, detto Lino (1927-1986), imprenditore e presidente del Perugia Calcio, la produzione si diversifica maggiormente e nasce la rete commerciale dei negozi "Luisa Spagnoli", oggi presente in tutto il mondo, sempre con base a Perugia.
mercoledì 21 novembre 2012
Cesira Fiori, le vie delle donne a Ottavia
Da un lavoro di ricerca in ambito nazionale, e curato sul Municipio XIX dalla prof.ssa Lia Rotundi, estrapoliamo quotidianamente la descrizione dei personaggi femminili alle quali sono state intitolate le strade del nostro quartiere. Tra via della Lucchina e la stazione di Ottavia, si registra la più alta concentrazione di strade femminili: Esperia Sperani, Vivi Gioi, Camilla Ravera, Annie Vivanti, Madam de Stael, Giuseppina Martinuzzi, Maria Rygier, Simonetta Landucci Tosi, Gabrielle Colette, Luisa Spagnoli.
Oggi parliamo di Camilla Ravera il cui nome intitola la bella strada che parte da via della Lucchina, incrocio di via Vivi Gioi e termina su via Esperia Sperani all'altezza della rotatoria d'incrocio Giardino di Ottavia. Scrive la prof.ssa Lia Rotundi nella sua ricerca:
"Cesira Fiori , maestra elementare, iscritta al PSI nel 1919, si schierò contro l'intervento italiano nella prima guerra mondiale. Nel 1921 fu tra i fondatori del PCI, occupandosi dell'emancipazione femminile e di questioni sindacali. Considerata inadeguata per le sue opinioni fu allontanata dall'insegnamento nel 1928, arrestata e condannata al confino per 5 anni. Dopo il 25 luglio del 1943 entrò a far parte dei gruppi partigiani operanti sul Gran Sasso. Nel 1944 rientrò a Roma dove riprese l'insegnamento e si dedicò all'organizzazione del sindacato degli insegnanti"
Noi approfondiamo l'argomento con l'intera biografia riportata sul sito della Treccani:
Ass. Cult. Comitato Lucchina e Ottavia
martedì 20 novembre 2012
Toponomastica femminile a Ottavia: Camilla Ravera
Da un lavoro di ricerca in ambito nazionale, e curato sul Municipio XIX dalla prof.ssa Lia Rotundi, estrapoliamo quotidianamente la descrizione dei personaggi femminili alle quali sono state intitolate le strade del nostro quartiere. Tra via della Lucchina e la stazione di Ottavia, si registra la più alta concentrazione di strade femminili: Esperia Sperani, Vivi Gioi, Camilla Ravera, Annie Vivanti, Madam de Stael, Giuseppina Martinuzzi, Maria Rygier, Simonetta Landucci Tosi, Gabrielle Colette, Luisa Spagnoli.
Oggi parliamo di Camilla Ravera il cui nome intitola la bella strada che parte da via della Lucchina, incrocio di via Vivi Gioi e termina su via Esperia Sperani all'altezza della rotatoria d'incrocio Giardino di Ottavia.
Scrive la prof.ssa Lia Rotundi nella sua ricerca :
Oggi parliamo di Camilla Ravera il cui nome intitola la bella strada che parte da via della Lucchina, incrocio di via Vivi Gioi e termina su via Esperia Sperani all'altezza della rotatoria d'incrocio Giardino di Ottavia.
Scrive la prof.ssa Lia Rotundi nella sua ricerca :
"Camilla Ravera
(1889-1988). Insegnante elementare, aderi prima al PSI, poi al gruppo Ordine
Nuovo di Gramsci e nel 1921 fu tra i fondatori del PCd'I , di cui assunse la
guida dell'organizzazione femminile. Dal 1927 al 1930, rifugiata in Francia,
assunse, primo caso al mondo, la segreteria del partito . Fu espulsa dal PCd'I
per aver criticato l'asse russo-tedesco per la spartizione della Polonia. Nel
dopoguerra rientrò nel partito dopo la svolta togliattana e fu deputata del PCI
dal 1948 al 1958. Fu anche tra le fondatrici e le dirigenti dell'UDI e fu la
prima donna ad essere nominata senatrice a vita nel 1982 dal Presidente
"partigiano" Pertini " .
A questa sintesi biografica della prof.ssa Rotundi aggiungiamo la descrizione biografica fatta da Tiziana Bagnato e, di seguito, un'intervista a Camilla Ravera da noi recuperata sul canale youtube:
Ass. Cult. Comitato Lucchina e Ottavia
Aderente alla Rete delle Associazioni di Promozione sociale del municipio XIX
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lunedì 19 novembre 2012
Toponomastica femminile a Ottavia: Annie Vivanti
Iniziamo da oggi una rubrica che riteniamo molto interessante dal punto di vista sociologico e culturale. Da un lavoro di ricerca in ambito nazionale, e curato sul Municipio XIX dalla prof.ssa Lia Rotundi, estrapoliamo quotidianamente la descrizione dei personaggi femminili alle quali sono state intitolate le strade del nostro quartiere. Tra via della Lucchina e la stazione di Ottavia, si registra la più alta concentrazione di strade femminili: Esperia Sperani, Vivi Gioi, Camilla Ravera, Annie Vivanti, Madam de Stael, Giuseppina Martinuzzi, Maria Rygier, Simonetta Landucci Tosi, Gabrielle Colette, Luisa Spagnoli.
Partiremo sempre dalla stessa premessa, ripetendo il contesto della ricerca e i risultati, per raccontare un personaggio al giorno. In questo caso parliamo di Annie Vivanti il cui nome intitola una strada parallela a via della Lucchina dopo l'incrocio di via Panizzi, dietro il baby park che sta di fronte al Gulliver.
Scrive nel suo elaborato la prof.ssa Lia Rotundi:
Partiremo sempre dalla stessa premessa, ripetendo il contesto della ricerca e i risultati, per raccontare un personaggio al giorno. In questo caso parliamo di Annie Vivanti il cui nome intitola una strada parallela a via della Lucchina dopo l'incrocio di via Panizzi, dietro il baby park che sta di fronte al Gulliver.
Scrive nel suo elaborato la prof.ssa Lia Rotundi:
"Nel mese di ottobre
2012 si è svolto alla Casa delle donne di Roma un convegno nazionale sulla
toponomastica di genere , a conclusione di un anno di ricerca e studio che ha
coinvolto centinaia di donne in tutta Italia . I dati conclusivi sono piuttosto
sconfortanti, poichè lo spazio riservato alle donne è molto poco . Anche
nel Municipio 19 di Roma la percentuale
di strade intitolate a donne è molto bassa , circa l’8% , mentre agli uomini ne
sono intitolate oltre il 50% . La nota
positiva è che la quasi totalità delle strade “femminili” è concentrata proprio
nella zona di Ottavia, dove il rapido, e spesso incontrollato sviluppo
urbanistico, ha avuto almeno il merito di aver dedicato, a partire dagli anni ’80,
vie e scuole a personaggi femminili. Ad Ottavia troviamo donne di spettacolo,
importanti intellettuali, scienziate, educatrici,sindacaliste, politiche e
imprenditrici. Qualche breve cenno su alcune di loro .
Al mondo dello
spettacolo appartengono Annie Vivanti
(1866-1942), poetessa , romanziera e attivista politica per la causa
dell'indipendenza dell'Irlanda. Vissuta tra l'Italia, l'Inghilterra e gli Stati
Uniti, rappresenta un primo esempio di incontro tra culture, lingue e religioni
diverse (di religione ebraica si convertì al cattolicesimo alla fine della sua
vita)..."
E noi vogliamo integrare questo scritto della prof.ssa Rotundi con una poesia di Annie Vivanti:
E noi vogliamo integrare questo scritto della prof.ssa Rotundi con una poesia di Annie Vivanti:
![]() |
Annie Vivanti con la figlia Vivien |
Tra poco
Tra poco, quando cesserò d’amarti,
Ritroverò il mio riso ...impertinente,
Ritroverò le mie perfidie e l’arti
Di torturare e innamorar la gente.
Tra poco, quando cesserò d’amarti,
Serena, smemorata e senza addio,
Contenta di fuggire e di scordarti
Tra poco, quando cesserò d’amarti,
Ritroverò il mio riso ...impertinente,
Ritroverò le mie perfidie e l’arti
Di torturare e innamorar la gente.
Tra poco, quando cesserò d’amarti,
Serena, smemorata e senza addio,
Contenta di fuggire e di scordarti
Riprenderò il vagabondaggio mio.
Tra poco, quando cesserò d’amarti,
Scontrandoti per via smorto e severo,
Passerò accanto senza salutarti
Cogli occhi rilucenti e il cor leggiero.
Amar stasera ed obliar domani,
Ecco il mio fato. Oh, tu cogli in quest’ora
Il fior de’ baci miei, gl’incanti strani
Della mia fantasia che t’innamora.
No, non impallidir! Baciami ancora.
Scontrandoti per via smorto e severo,
Passerò accanto senza salutarti
Cogli occhi rilucenti e il cor leggiero.
Amar stasera ed obliar domani,
Ecco il mio fato. Oh, tu cogli in quest’ora
Il fior de’ baci miei, gl’incanti strani
Della mia fantasia che t’innamora.
No, non impallidir! Baciami ancora.
......continua nei prossimi giorni
mercoledì 14 novembre 2012
"Noi difendiamo la Salus Infirmorum"
"Noi difendiamo la Salus Infirmorum"
Via della Lucchina, 41 – Roma
Presidio Ospedaliero del San Filippo Neri
Utenti dei servizi, cittadini singoli e
associazioni si mobilitano per il mancato rinnovo della Convenzione con il
Presidio Ospedaliero Salus Infirmorum e per opporsi allo smantellamento dei
servizi che da oltre 40 anni vengono erogati nella struttura messa a
disposizione dalla Congregazione delle Suore Ancelle dell’Incarnazione in Via
della Lucchina.
Servizi di elevata qualità
professionale, rivolti a pazienti con patologie croniche e degenerative,
attivati su rigidi protocolli e diretto controllo dei Medici dei reparti di Riabilitazione
Cardiologica, Respiratoria e Neuromotoria dell’Azienda Ospedaliera San Filippo
di Roma da cui direttamente dipendono.
Una struttura frequentata non solo degli abitanti di
tre municipi, il 18° - 19° e 20° con una elevata densità abitativa, ma negli
ultimi 10 anni divenuta riferimento per tutta la Regione per l’attività di
prevenzione e riabilitazione ad altissima specializzazione.
L’intento di questo documento è quello
di coinvolgere tutte le realtà civiche ed istituzionali in particolare dei tre
municipi perché si attivi un dialogo
trasparente, di partecipazione aperta, propositiva, responsabile che
coinvolga tutte le istituzioni, anche locali, chiamate alla funzione
responsabile di valutazione ed approfondimento della decisione di chiudere i
servizi presso il Presidio Salus, che sembrerebbe essere strategia prioritaria
della direzione dell’ACO San Filippo Neri.
Abbiamo
raccolto documentazione, notizie e testimonianze sull’attività della Salus e
vorremmo porre un quesito: la decisione di chiudere l’attività è una
programmazione strategica coerente con le politiche del governo nazionale e con
i conseguenti obiettivi di garanzia che
sono nella responsabilità operativa del Commissario e dei Sub Commissari
regionali ?
Crediamo sia importante rivalutare il
ruolo di questa struttura territoriale così ben gestita dal punto di vista
economico ed organizzativo e capace di decongestionare reparti ospedalieri di
alta specializzazione dando nel contempo continuità di cure e prestazioni di
alta qualità a pazienti la cui patologia è severa anche per la sostenibilità
economica del sistema, lo dice la società scientifica in una intervista nelle
pagine che seguono.
UNA PREMESSA
Prima di elencare dettagliatamente le attività svolte
nella struttura Salus Infirmorum Vi
presentiamo alcuni brani di una intervista al presidente della SIC Ge, Società
Italiana cardiologia Geriatria, rilasciata a Verona il 20 giugno 2012.
In cinquant'anni – spiega il presidente, Niccolò
Marchionni – l'attesa di vita è cresciuta di 14 anni. I motivi sono presto
detti:
una
maggiore prevenzione delle malattie cardiovascolari (solo questa incide per il
52% nella riduzione della mortalità), con maggior cura di ipertensione e
ipercolesterolemia, successo delle campagne anti-fumo, e migliori cure e
procedure della cardiochirurgia che hanno consentito di programmare interventi
fino a qualche anno impensabili anche nei 70enni, oggi eseguiti con successo
anche nei 90enni.
Non possiamo dimenticare – continua
Marchionni – che quelle cardiovascolari sono epidemiologicamente le patologie
più rilevanti, quelle per cui si ricorre maggiormente all'ospedale e si muore
di più, con un forte impegno economico per il sistema sanitario.
AUDIT CIVICO 2011
Il punto di vista di un cittadino
Alla Salus Infirmorum conta la persona
con i Suoi problemi
Uno
dei volontari del Tribunale per i diritti del Malato che, in collaborazione con
la direzione aziendale, ha monitorato le attività dell’Azienda Complesso
Ospedaliero San Filippo Neri nel 2011
per l’audit civico, un progetto della Regione Lazio realizzato da
cittadini insieme alla direzione delle Aziende Ospedaliere e le Asl racconta:
“Ho
dato la mia disponibilità ad effettuare, anche nel 2011, il monitoraggio civico
presso l’Azienda Ospedaliera San Filippo Neri, una delle più antiche strutture
al servizio di un popoloso quartiere della città di Roma ma anche punto di
riferimento per tutti quei Comuni
dell’hinterland di Roma Nord che registrano un elevato incremento abitativo.
Il nostro intento era anche accertare se
l’Azienda Ospedaliera avesse attività istituzionali di particolare valenza anche
sociosanitaria come la prevenzione e la riabilitazione, servizi di forte
impatto sociale, perché mirati al contrasto della perdita di abilità ed
autosufficienza di pazienti con patologie prevalentemente croniche.
Una storica e lungimirante programmazione ed un
primato, quello dell’ACO San Filippo Neri, perchè la riabilitazione
cardiologica, neuromotoria e respiratoria è una attività dell’ACO SAN FILIPPO
NERI, strettamente integrata con i reparti dell’Azienda, ma distaccata nella
Casa di Cura Salus Infirmorum della Congregazione Ancelle dell’Incarnazione,
molto vicina al presidio ospedaliero, ma
in un complesso situato in una zona tranquilla e piena di verde, all’interno di
un popoloso quartiere di cui è storico riferimento anche per prestazioni ambulatoriali.
“Una vera perla, non solo per l’Azienda
San Filippo Neri ma per l’intero sistema sanitario regionale” è stata la prima espressione che noi cittadini
abbiamo usato dopo aver visitato la
Salus.
Abbiamo
con vero entusiasmo resocontato, nelle nostre annotazioni con molta evidenza
che si trattava dell’unica struttura pubblica, ad aver attivato la Riabilitazione
Tri-specialistica : respiratoria, cardiologia e neuromotoria.
Protocolli definiti dall’Ospedale San Filippo Neri, per i pazienti che arrivano
dai rispettivi reparti e di norma i più critici ospitati nella struttura
gestita dalle Suore della Congregazione Ancelle dell’Incarnazione che con un
programma multidiscipilnare personalizzato hanno l’obiettivo di far rientrare nel proprio ambiente i pazienti
dopo un preziosissimo percorso di sostegno psicologico e rieducativo.
La centralità del paziente
A
noi semplici cittadini è apparsa davvero attuata quella espressione che
troviamo in tutte le normative di legge ma che difficilmente si realizza
davvero: la “centralità del paziente”, preso in carico non solo con l’attività
fisica in una delle palestre, ma con una attenzione concreta, psicologica per
ricostruire un nuovo stile di comportamento. Non è facile cambiare abitudini
(posso ben dirlo io che da tre mesi sto impegnandomi per smettere di
fumare) serve attenzione, una
accoglienza amorevole, un sostegno personale, un lungo lavoro anche con gruppi
di autoaiuto ed un contesto ambientale
armonioso, confortevole.
Alla Salus le stanze sono singole o con due
letti, televisore in camera, pranzo tutti insieme attorno ad un grande tavolo,
familiari che non hanno limitazioni di visita, insomma un’atmosfera ben diversa
da luoghi di parcheggio o segreganti o peggio ancora igienicamente poco curati”.
ALCUNE DELLE ASSOCIAZIONI ONLUS DEL
TERRITORIO
CHE COLLABORANO ALL’INTERNO DELLA SALUS
INFIRMORUM
Molti volontari con continuità,
coerenza, spirito di servizio si mettono a disposizione perché ciascun ospite
della struttura non si senta solo, collabori attivamente alle cure, riceva con
fiducia attenzioni in un ambiente confortevole, accogliente, ospitale.
Supporto ai degenti
Volontari
Parrocchia Santa Maddalena di Canossa
Incontri mensili con i pazienti ed
operatori sanitari
Comunità
di Sant’Egidio
Associazione di cardiopatici e familiari
ONLUS
Cardiosalus – attività destinate alla
promozione della salute cardiovascolare.
Associazione di pazienti e familiari
Associazione
ONLUS BPCO - Seminari per i pazienti e i familiari
Gruppi del Cuore
DELLA SALUS INFIRMORUM
Associazioni
Comitati di quartiere
Parrocchie
Sindacati
Trattamento dello Scompenso Cardiaco
L’insufficienza cardiaca è un problema sanitario tra i
più rilevanti nei paesi industrializzati e quindi anche in Italia. Dopo i 65
anni l’incidenza è 11/1000 uomini per anno ed è la più frequente causa di
ospedalizzazione, in questo quadro l’attività riabilitativa è il modo più
efficace per migliorare la capacità funzionale dei pazienti.
Uno studio condotto presso la Salus Infirmorum ha dimostrato che si ottiene, nei pazienti
sottoposti a ciclo di quattro-sei mesi di riabilitazione due volte a settimana
e valutati con Test cardipolmonare all’inizio e alla fine, il guadagno medio di
0,69 Met. Uno studio inglese, condotto da Myers J. e pubblicato sul N Eng J Med
346:793. 2002, afferma: “la massima
capacità di esercizio misurati in Met è il più forte predittore del rischio di
morte sia tra i soggetti normali sia in quelli con patologia cardiovascolare.
Ciascun
incremento di 1 Met nella capacità di sforzo conferisce un miglioramento del
12% della sopravvivenza”.
Tale
considerazione scientifica mostra come la Riabilitazione sia la
migliore prevenzione, necessaria nella gestione a basso costo di una delle
patologie più invalidanti e costose per il sistema sanitario.
La prevenzione secondaria post By-pass
aortocoronarico
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha
definito la Cardiologia
Riabilitativa (CR) come un processo multifattoriale, attivo e
dinamico, che ha come fine quello di favorire la stabilità clinica, di ridurre
le disabilità conseguenti alla malattia e di supportare il mantenimento e la
ripresa di un ruolo attivo nella società, con l’obiettivo di ridurre il rischio
di successivi eventi cardiovascolari, di migliorare la qualità della vita e di incidere
complessivamente in modo positivo sulla sopravivenza.
Uno studio condotto sui pazienti post by-pass
aortocoronarico in trattamento per 2 mesi alla Salus ha mostrato un incremento
della media aritmetica del tempo di esercizio di 76,76 secondi che equivale ad
un miglioramento pari al 20,64% tra il test da sforzo iniziale ed il test da
sforzo conclusivo. Il tempo di esercizio, identificando il miglioramento della
resistenza allo sforzo fisico, rappresenta un indice attendibile e affidabile
in termini di miglioramento per la prognosi e per la qualità di vita del
paziente.
Dal confronto dei due test da sforzo è quindi emerso
un miglioramento della capacità funzionale del paziente. Alla luce dei
risultati del nostro studio possiamo affermare che la somministrazione del
protocollo riabilitativo cardiovascolare in uso presso la Salus Infirmorum riveste un
ruolo centrale e imprescindibile nel miglioramento della prognosi del paziente.
L’importanza della riabilitazione cardiovascolare consiste in particolare nel
suo effetto positivo in termini di miglioramento della capacità funzionale,
della qualità di vita e della
stabilizzazione delle necessarie modifiche dello stile di vita in
pazienti affetti da cardiopatia ischemica rivascolarizzati con by-pass
aortocoronarico.
Sono inoltre presenti i seguenti Ambulatori
di Riabilitazione Cardiologica per la Prevenzione primaria e la correzione dei Fattori
di Rischio: Sedentarietà, Obesità/sovrapeso,
Ipertensione, Dislipidemia, Diabete, Fumo, Stress.
La correzione dei fattori di rischio cardiovascolari
nella popolazione prima che un evento patologico si manifesti appare oggi come
il miglior modo di svolgere la funzione di prevenzione a bassissimo costo ed
abbattere le spese per le cure delle patologie invalidanti e costose per il
sistema sanitario.
AMBULATORIO DEDICATO AL CENTRO
ANTIPERTENSIONE ARTERIOSA
Un servizio ambulatoriale specifico con oltre 1200
prestazioni l’anno, è dedicato presso la Salus Infirmorum , al
monitoraggio e alla correzione dell’ipertensione arteriosa.
ALCUNE DELLE PUBBLICAZIONI DI LAVORI
SCIENTIFICI
European
Journal of Cardiovascular Prevention e Rehabilitation – Supplement EuroPrevent
Congress Paris, 1-3 May 2008 - M.
Leggio.
2011
The Japanese Society of Hypertension – 13 January 2011 – www.nature.com/hr - M. Leggio.
European
Society of Cardiology – Europace (2009) 11, 902-909 – M. Leggio.
Linee
Guida Nazionali di riferimento 2005 - Cardiologia Riabilitativa e prevenzione
secondaria delle malattie cardiovascolari. ASSR Agenzia per i Servizi Sanitari
Regionali–Istituto superiore di sanità PNLG – G. Tassoni – D. Sanges – M.
Iannucci – G.R. Cristinziani.
PSICOLOGIA
Il servizio
di psicologia ambulatoriale eroga più di 250 prestazioni annue, è un punto di
riferimento per i cittadini che desiderano un sostegno e accompagnamento nella
gestione dei fattori di rischio che determinano patologie croniche se non prese
in considerazione.
E’
determinante per un sistema economico–sanitario in cui la prevenzione può
eliminare o diminuire l’assunzione di psicofarmaci e/o di farmaci in forma
primaria e secondaria delle malattie croniche.
E’
proposto, non occasionalmente ma in modo continuativo, personalmente ad ogni
utente della Salus Infirmorum, attraverso incontri individuali e di gruppo, ed
inoltre attraverso l’offerta di diverse attività. Nella Prevenzione Psicologica viene proposto un cambiamento di Stile di
Vita atto a modificare l’approccio cognitivo-affettivo e comportamentale
dell’individuo. Si opta per una
ri-definizione del Sé in cui l’esperienza ospedaliera diventa un apporto alla
crescita e consapevolezza delle proprie risorse.
Il nostro approccio è centrato sulla valorizzazione e
dignità della persona. Per esempio nel reparto degenti è promossa la socializzazione,
attività ludiche, attività terapeutiche in gruppo, il pranzo in comune, in modo
da favorire il confronto, il sostegno e l’apertura all’altro. In base a questi
principi, il nostro servizio, aperto a tutto il territorio. L’intervento è sia
in dinamiche di gruppo e sia in setting individuali: per la disassuefazione dal
fumo, per i disturbi del comportamento alimentare, per la gestione dello
stress. L’attenzione è rivolta anche ai familiari dei pazienti.
DIETISTA
Il supporto dei dietisti è indispensabile al paziente
ricoverato nel predisporre una dieta personalizzata tenendo conto dei Fattori
di Rischio individuali: diabete, dislipidemia, obesità, e degli apporti alla
dieta per il controllo dei valori ematici di riferimento, ad esempio emoglobina,
albumina, potassio ed altri.
Il
lavoro con i degenti è svolto all’interno dell’equipe cardiologica e va
dalla valutazione del paziente, al counseling nutrizionale, passando
attraverso la gestione dei fattori di rischio e interventi
psicosociali, con counseling su attività
fisica e training fisico cardiovascolare negli aspetti riguardanti
l’alimentazione.
Le oltre 750 prestazioni ambulatoriali l’anno, aperte
al territorio ed ai pazienti dimessi dal presidio Salus, svolgono il servizio
di elaborare, formulare, attuare e controllare le diete prescritte dal medico, sia
nell’ambito della prevenzione primaria che secondaria, favorendo il controllo
su obesità, ipertensione, ipercolesterolemia, riduzione fattori di rischio
cardiovascolari in generale e modifica dello stile di vita.
In
modo sistematico vengono svolte attività didattico-educativa e di informazione
finalizzata alla diffusione di principi di alimentazione corretta tale da
consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del
singolo, di collettività e di gruppi di popolazione, quindi collaborare con
altre figure (ad es. psicoterapeuti) al trattamento dei disturbi del
comportamento alimentare, gruppi di educazione alimentare in collaborazione con
la psicologa, gruppi di modifica dello
stile di vita in collaborazione con fisioterapisti e infermieri.
Il
dietista, collaborando con il team riabilitativo, partecipa alla valutazione di
outcomes significativi:
•
risultati direttamente correlati alla nutrizione: miglioramento delle
conoscenze, modifiche del comportamento, modifiche dell’assunzione di alimenti
o nutrienti;
•
risultati sullo stato clinico e di salute: dati antropometrici (peso, altezza,
BMI, circonferenza vita ecc) e di laboratorio, pressione arteriosa,
modificazioni nel profilo dei fattori di rischio, segni e sintomi, complicanze
correlate alla nutrizione;
•
risultati patient-centered: qualità della vita, soddisfazione, autostima,
autoefficacia, abilità funzionali;
•
risultati rispetto alla utilizzazione dei servizi e ai costi sanitari:
modifiche sulla terapia
farmacologica, prevenzione della
riospedalizzazione, durata della degenza, influenza sulla necessità di visite
mediche.
LOGOPEDIA
Da diversi anni all’interno della struttura
ospedaliera “Salus Infirmorum” è attivo un ambulatorio di logopedia. E’ sorto
con lo scopo di proseguire, ove necessario, la riabilitazione di pazienti
adulti neurologici dopo il ricovero, ma in seguito alla grande richiesta da
parte del quartiere e zone limitrofe, uno spazio è dedicato ai disturbi di
apprendimento in età scolare e deglutizione atipica. Il maggior numero di tali
utenti ci viene inviato dal reparto di neuropsichiatria infantile del Santa
Maria della Pietà, con cui siamo in stretta collaborazione. Tale iter è a
tutela del percorso riabilitativo del bambino e a verifica del lavoro svolto.
L’ambulatorio con il suo intervento si rivolge a tutte quelle problematiche, la
cui gravità non necessita di percorsi riabilitativi complessi e spesso vuole
essere risolutivo.
E’
importante sottolineare la carenza di strutture riabilitative convenzionate e
con queste caratteristiche in tutta l’area nord di Roma, uno dei motivi che ha
contribuito alla nascita e allo sviluppo di questo servizio a sostegno delle
famiglie con oltre 300 prestazioni ambulatoriali in un anno.
SUPERFICI SENSO-PERCETTIVE
Da circa 10 anni le Su-Per vengono utilizzate con
successo nel dolore acuto vertebrale, nelle patologie neurologiche, nella
scoliosi, più recentemente negli esiti di politrauma del torace e del bacino.
Si tratta di superfici in lattice di altezza e consistenza variabile che, utilizzando
un contesto senso-percettivo d’appoggio, permettono al tronco di compiere
un’esperienza percettiva nuova da cui ricavare le informazioni e coordinate
coerenti per un riapprendimento e per la progressiva riduzione degli stimoli
dolorosi o patologici. L’innovativa metodica del trattamento attraverso
Superfici Senso-Percettive applicate al lettino alla Salus Infirmorum ha
suscitato, per i risultai raggiunti, grande entusiasmo da parte di numerosi
pazienti.
TERAPIA OCCUPAZIONALE
La terapista occupazionale alla Salus Infirmorum
rivolge il suo intervento a pazienti con patologie invalidanti neurologiche,
ortopediche respiratorie e in particolare nei pazienti cardiologici come novità
e modello da estendere ad altre strutture. Nello specifico l’intervento occupazionale
in pazienti con cardiopatie nasce in seguito alla conoscenza di un esperienza
francese e mira non solo al recupero delle attività di vita quotidiane più
semplici quale il vestirsi, lavarsi ma in particolare al reinserimento
domiciliare e lavorativo. Con il suggerimento di modalità alternativo di
utilizzo delle capacità di tolleranza allo sforzo si riduce la richiesta di
prepensionamento precoce con una riduzione delle spesa sanitaria.
L’UOSD DI RIABILITAZIONE RESPIRATORIA
L’Unità
Operativa Semplice Dipartimentale (UOSD) di Riabilitazione Respiratoria
dell’Azienda Complesso Ospedaliero (ACO) San Filippo Neri situata presso il
Presidio Ospedaliero (PO) Salus Infirmorum è l’unica struttura pubblica di Riabilitazione Respiratoria della Regione
Lazio che offre la possibilità di ricovero ordinario. Dal 2002 eroga in
regime di ricovero ordinario e ambulatoriale servizi e prestazioni comprendenti
diagnosi, valutazione funzionale, cura e riabilitazione delle patologie
respiratorie croniche. I pazienti
che accedono al ricovero ordinario
provengono dai reparti ospedalieri per acuti. I pazienti che accedono
agli Ambulatori provengono dal loro domicilio.
Le
prestazioni erogate sono caratterizzate da un approccio multidisciplinare
caratterizzato da una stretta collaborazione tra le varie figure professionali:
specialista pneumologo, cardiologo, fisiatra, infermieri e terapisti della
riabilitazione, logopedista, dietista, psicologa.
L’UO è convenzionata con l’Unione Italiana Lotta
alla Distrofia Muscolare (UILDM) sezione laziale per la diagnostica
respiratoria ed il trattamento dell’insufficienza respiratoria mediante
ventilazione meccanica.
Presso
la struttura sono organizzati interventi
educazionali individuali volti ai pazienti e ai loro caregivers e nei vari anni
si sono svolti gli incontri della “Scuola BPCO” dell’Associazione Italiana
Pazienti BPCO ONLUS [http://www.pazientibpco.it/].
La Riabilitazione Respiratoria
L’Organizzazione
Mondiale della Sanità nel 2005 ha stimato che le malattie dell’apparato
respiratorio abbiano colpito almeno sette milioni di persone in tutto il mondo.
Questo numero è sicuramente cresciuto poiché malattie come la TBC o la BPCO
stanno diventando sempre più comuni.
“La Riabilitazione Respiratoria consiste in
un programma multidisciplinare di cura per pazienti con una patologia
respiratoria cronica che è personalizzato e disegnato per ottimizzare
l’autonomia del paziente e migliorare le sue prestazioni fisiche e sociali”. (American Thoracic Society, 1999).
Tutti
i pazienti respiratori cronici possono giovarsi della riabilitazione anche se
il beneficio varia a seconda del tipo di patologia o dello stadio della
malattia.
Le
patologie respiratorie suscettibili di trattamento con la riabilitazione
respiratoria sono:
·
Broncopneumopatia
cronica ostruttiva.
·
Insufficienza
respiratoria cronica da qualunque causa.
·
Insufficienza
respiratoria acuta su cronica.
·
Asma bronchiale.
·
Bronchiettasie.
·
Fibrosi cistica.
·
Malattie
interstiziali del polmone.
·
Malattie
neuromuscolari.
·
Malattie della
gabbia toracica.
·
Trapianto
polmonare.
Vengono
effettuati inoltre trattamenti riabilitativi pre e post la chirurgia toracica e
addominale.
Elementi
caratterizzanti il programma di Riabilitazione Respiratoria sono:
-
l’allenamento
muscolare (ad esempio potenziando la capacità aerobica del soggetto mediante
esercizi al cicloergometro);
-
il miglioramento
dell’utilizzazione dell’ossigeno;
-
tecniche di
drenaggio delle secrezioni bronchiali.
.
Una
grande importanza riveste per il paziente la possibilità di acquisire durante
il percorso riabilitativo corrette abitudini di vita: cessazione del fumo,
alimentazione appropriata, eliminazione o riduzione di fattori di rischio per
altre patologie.
Mediante
training educazionali certificati i pazienti ed i loro caregivers sono informati
e formati al corretto uso delle tecniche di assunzione dei farmaci per via
inalatoria: inalatori spray, erogatori
di polvere, nebulizzatori, all’uso dei sistemi di somministrazione dell’ossigeno, all’uso dei ventilatori
meccanici, alla gestione della tracheostomia e delle tracheoaspirazioni.
Il trattamento riabilitativo
Le
prestazioni riabilitative erogate sono le seguenti:
·
Esami diagnostici
e di monitoraggio.
·
Trattamenti
manuali di kinesiterapia attiva e passiva.
·
Trattamenti con apparecchi
per la disostruzione bronchiale.
·
Trattamenti di
ricondizionamento muscolare.
·
Utilizzo di
ventilatori o apparecchi C-PAP.
·
Assistenza
infermieristica con un’infermiera referente dedicata al reparto.
La
valutazione del trattamento viene verificata mediante i seguenti test eseguiti
prima e dopo il ciclo riabilitativo:
-
Spirometria
semplice.
-
Misurazione della
pressione arteriosa e della frequenza cardiaca a riposo e sotto sforzo.
- Saturimetria transcutanea a riposo, sotto sforzo,
notturna.
- Emogasanalisi arteriosa.
- Test del cammino.
- Test da sforzo cardio-polmonare.
- Test sulla qualità di vita.
- Test sull’autonomia nelle attività del vivere
quotidiano.
- Valutazione, mediante scale visuo-analogiche, della
dispnea a riposo e sotto sforzo.
- Valutazione, mediante scale visuo-analogiche, della
fatica sotto sforzo.
L’Assistenza Infermieristica
L’infermiere
che opera in questo ambito è chiamato ad una visione globale dei complessi
problemi che coinvolgono l’assistito, la sua famiglia e il contesto sociale in
cui vive.
Tra
le principali attività di nursing abbiamo:
- Educazione sanitaria e colloquio individuale.
- Educazione all’igiene e alla cura di sé e assistenza
al movimento.
- Educazione nella gestione aerosolterapia e/o ossigenoterapia.
- Educazione all’utilizzo dei presidi sanitari.
- Educazione sanitaria caregivers.
-
Prevenzione decubiti e medicazione.
- Gestione/medicazione della tracheostomia e
tracheoaspirazione.
- Igiene ed educazione alla cura di sé.
- Assistenza al movimento e/o mobilizzazione e cambi
posturali.
- Disostruzione mediante tracheoaspirazione.
- Approccio olistico al paziente e accoglienza dei
bisogni spirituali.
Pubblicazioni scientifiche
Cristinziani
GR, Maiolo C, Culla G, Tassoni G, Leggio
M, Reale G, Jesi AP. Desaturazioni
ossiemoglobiniche notturne in soggetti con recente infarto miocardico acuto
trattato con angioplastica primaria, ricoverati in reparto di Cardiologia
Riabilitativa. Monaldi Arch Chest Dis. 8° Congresso Nazionale GICR.
Abstract selezionati. 2006 sep; 66 (3): 180.
Maiolo
C, Dominici M, Culla G, Lardieri L, Reale G. Insufficienza respiratoria e modelli di assistenza al paziente obeso.
Annali degli Ospedali San Camillo e Forlanini. 2007; 9: 34-36.
Lardieri
L, Maiolo C, Culla G, Urbani A, Fonti MT, Lanna B, Reale G. Impatto del diabete sulla capacità
all’esercizio fisico in pazienti affetti da BPCO. Poster. XVI congresso
nazionale AMD. Sorrento, 21/24 novembre 2007. Atti pg: 320-322.
Culla
G, Lardieri L, Maiolo C, Reale G. Le
differenze nella composizione corporea sono responsabili della ridotta capacità
all’esercizio fisico dei pazienti affetti da bronco pneumopatia cronica.
Comunicazioni e poster. XXXIX Congresso Nazionale AIPO. Firenze 4-7 dicembre
2007. Atti.
Maiolo
C, Lardieri L, Culla G, Broccoli A, Calore I, Antonelli Incalzi R, Pedone C,
Reale G. Relazione tra composizione
corporea e gravità della malattia in pazienti affetti da broncopneumopatia
cronica ostruttiva. Comunicazioni e poster. XXXIX Congresso Nazionale AIPO.
Firenze 4-7 dicembre 2007. Atti.
Maiolo
C, Culla G, Lardieri L, Reale G,
Cristinziani GR, Tassoni G, De Lorenzo A, Sanguinetti CM. Nocturnal oxygen desaturation correlates with glycemia
levels in patients with coronary artery disease. Minerva Cardioangiol. 2008; 56 (3): 287-293.
Maiolo
C, Lardieri L, Culla G, Reale G, Pedone
C, Antonelli Incalzi R, De Lorenzo A.
Insufficienza renale e broncopneumopatia cronica ostruttiva: importanza della
misura della composizione corporea sulle equazioni di predizione della velocità
di filtrazione glomerulare. Poster. 9° Congresso Nazionale della
Pneumologia. UIP. Genova 10-13 settembre 2008.
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SPUNTI ATTINENTI,
CONTRIBUTI,
E ADESIONI :
Paolo Severi
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