Aveva l’autorità che solo le maestre di una volta potevano vantare, ed i sessanta/settantenni di oggi, che allora frequentavano la scuola ed erano gli alunni di quei tempi, ben ricordano il tragico momento della punizione … Le fatidiche “bacchettate” le descrive "Giovanni" che ne ricorda due: una stretta e l’altra più larga, e le manine che ne ricevevano, a seconda della gravità del “misfatto” la battitura sia sul dorso che sul palmo, solitamente da posizione inginocchiata.
Le manine diventavano rosse e un po’ dolenti…però la cosa non turbava più di tanto ed era solito sentirsi dire dai genitori, qualora informati della punizione scolastica, “ attento, che se capita di nuovo, il resto te lo diamo noi!”… Altri tempi..
Ma la maestra era brava e rispettata, soprattutto amava il suo lavoro vivendolo come una vera missione.; tanto che, anche dopo il pensionamento, ha continuato a prendersi cura dei piccoli del quartiere prestando la sua collaborazione presso la parrocchia di S. Ottavio come catechista ed anche istruendo alla lingua italiana, le ragazze novizie delle Ancelle dell’Incarnazione provenienti dall’America Latina.
Tutti coloro che hanno conosciuto la Maestra Matteini ne hanno conservato un ottimo ricordo, dispiacendosi per la sua recente dipartita.
La cerimonia di commemorazione è avvenuta presso la cappella di Villa Betania a via Lucchina 7, il giorno 30 giugno 2013.
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